Vuelta a España 2018, Yates: “A Quintana ho solo chiesto di collaborare, ma Pinot era irraggiungibile”
Sulla salita dei Lagos de Covadonga Simon Yates ha difeso senza particolari problemi la Maglia Rossa di leader della classifica generale della Vuelta a España 2018 riconquistata ieri grazie al successo sul muro asturiano di Les Praeres. Il capitano della Mitchelton-Scott ha corso anche oggi da padrone, lasciando spazio all’attacco sferrato da Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) e che ha permesso al vincitore del Tour of the Alps di conquistare il successo di tappa, e provando in più occasioni a togliersi di ruota i più immediati inseguitori in classifica generale. Negli ultimi due chilometri il britannico ha però perso contatto da Miguel Angel Lopez Moreno (Astana) e, dopo aver battibeccato con un Nairo Quintana (Movistar) anche oggi artefice di una condotta di gara totalmente passiva, si è involato nel finale all’inseguimento della Maglia Bianca concedendogli soltanto 2” di gap e ottenendo così il gradino più basso del podio di giornata.
Proprio dallo screzio col vincitore dell’edizione 2016 della corsa prende le mosse la disamina del 26enne di Bury a caldo: “Gli ho chiesto di collaborare e mi ha risposto di no. Dopo mi ha chiesto lui di farlo e, ovviamente, ho risposto alla stessa maniera. Se lo ha fatto per non staccare Valverde? Può darsi, se ci ripenso posso dare anche io questa chiave di lettura. Ma non saprei davvero cosa rispondere. C’è stata poca cooperazione tra di noi, ma non credo che le cose sarebbero cambiate. Pinot ha fatto un’azione fantastica e oggi andava davvero molto forte. Non penso che lo avremmo raggiunto e ci saremmo giocati il successo di tappa neanche se avessimo collaborato”.
Lungo l’ascesa finale la Maglia Rossa ha accelerato in almeno sei o sette occasioni: “Mi sentivo bene e ci ho provato. Sono in forma. Sono arrivato a questa gara in modo diverso da come ho fatto nei Grandi Giri del passato, soprattutto rispetto al Giro d’Italia. Sto migliorando giorno dopo giorno e, in base alle sensazioni che ho avuto anche oggi, posso dire di essere in forma. Se mi sento il più forte? Vivo alla giornata e cerco di non pensarci”.
Dopo il giorno di riposo è in programma la cronometro individuale di Torrelavega che potrebbe permettere al britannico di aumentare il proprio margine sugli inseguitori, che anche oggi hanno badato soprattutto a controllarsi senza affondare il colpo: “In questo modo nessuno ha guadagnato tempo. Per fortuna Pinot era un po’ più indietro in classifica, altrimenti non gli avrei concesso tutto quel vantaggio subito dopo il suo scatto”.
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